CARABINIERI BOMPIETRO

Carabinieri di Bompietro: Falsificazione di atti, menzogne e le conseguenze sulla loro credibilità Come due ufficiali, attraverso falsi in atti e bugie, mettono a rischio la fiducia nella giustizia – e perché un evento apparentemente insignificante rappresenta una minaccia seria per lo stato di diritto

Commando Carabinieri Statzione Bompietro, Via Matteotti, 90020 Bompietro PA, Italia

1/5
carabineri-bompietro-falsità-ideologica-in-atto-pubblico-art-479-codice-penale

Una notifica incompleta: l’inizio di una scoperta sorprendente

Il 6 febbraio 2024, Carabinieri Francesco Gargiulo e Appuntato Sandro Gerarci si presentano alla porta di Evarella per consegnare una notifica sulla conclusione delle indagini preliminari nel procedimento penale 4195/23 (aggressione/calunnia).
Poiché il documento era incompleto, Evarella, per non assistere in silenzio alla compilazione per sei minuti (16:46-16:53), decide di rientrare in casa. Il Cararabinierr Gargiulo le assicura che avrebbe suonato di nuovo.
Quando Evarella riapre la porta, il Car. Gargiulo le consegna il documento con un rapido “Ecco qua” e “Ok, grazie”, cercando di andarsene in fretta. Ma Evarella decide di esaminare meglio il documento..

"Un momento fa" – Un'affermazione su basi fragili

Car. Garguilo diceva subito: "Abbiamo scritto che si ritira copia ma si rifiuta di firmare".

Interessant, warum ist genau das das Erste was er erklären muss...?

Evarella era quanto mai sorpresa. Indicò sé stessa con il dito e disse sorpresa: "Mi rifiuto di firmare?"

Car. Gargiulo: "Cosi ha detto Lei."

Evarella divertita: "Io l'ho detto... Io ho detto che non voglio firmare...?"

Car. Gargiulo: "La facciamo di nouvo se voule"

Interessante: Perché offre così prontamente di completare nuovamente un documento fastidioso per sei minuti, se davvero Evarella avesse detto qualcosa del genere? Si potrebbe pensare: detto, documentato, testimoniato dal collega, e tutto dovrebbe essere a posto.

Evarella decide di andare fino in fondo:

Evarella"Quando l'ho detto?"

Car. Gargiulo: "Un momento fa." Poi comincia a balbettare.: "ha detto fa, che c'è iooooo.... tanto non firma nulla....ha detto..."

Evarella: "Quando l'ho detto?"

App. Gerarci interviene in aiuto del collega in difficoltà e mente direttamente alla telecamera sulla porta:: "L'ha detto."

Evarella si diverte e guarda verso la telecamera come se volesse fare un cenno a un amico.

Evarella ironico: "Aaah, veramente l'ho detto..."

Car. Gargiulo: "La facciamo... una altra copia c'è l'abbiamo"

Evarella tiene il documento in modo dimostrativo verso di lui, affinché abbia davanti agli occhi la sua falsa dichiarazione.

Poi dice:: "Lei ha scritto che io mi sono rifiuto, ben sapendo che questo non è vero."

Garguilo: "Come non è vero....s'ha detto cosi"

Evarella: "L'ho detto cosi? Quando l'ho detto?"

Garguilo: "Allora signora..."

Evarella: "Quando?"

Garguilo: "Signora..."

Evarella: "Quando?"

Garguilo: "L'ha detto questo che Lei..."

Evarella: "Quando?"

Garguilo: "Allora"

Evarella: "Quando?"

Gargiulo: "Noi qua siamo..."

Evarella: "Quando?"

Gargiulo: "Sto parlando un secondo..."

Logica e registrazioni video dimostrano: i Carabinieri falsificano documento e mentono

Evarella ha avuto abbastanza, si gira e se ne va.

È del tutto chiaro che nessuno firmerebbe un documento incompleto, e se fosse incompleto, non solo sarebbe legittimo, ma assolutamente consigliabile rifiutare la firma. Nessuno è obbligato a dare firme in bianco, e non sarebbe necessario documentare il rifiuto. Inoltre, dalle registrazioni video risulta che non c'era stata alcuna richiesta preventiva e che il documento è stato consegnato subito dopo la seconda apertura della porta. Non c'è stato quindi alcun ulteriore colloquio.

Non esiste un rifiuto senza una richiesta preventiva.

Il riflesso fatale: quando la menzogna diventa la norma

Diventa problematico quando i Carabinieri falsificano e, una volta scoperti, affermano falsamente che i civili abbiano detto cose che sanno non essere vere. L'affermazione che Evarella abbia appena detto "Un momento fa" era una menzogna per giustificare la falsificazione. È uscita dalla sua bocca come se fosse il suo meccanismo abituale di mentire immediatamente, anche durante il servizio.

Falsa solidarietà: quando i colleghi si coprono a vicenda

Diventa davvero criminale quando il collega racconta la stessa menzogna per coprire il collega. Appuntato Sandro Gerarci non ha avuto alcun problema a raccogliere la menzogna, anche se nessuno gliel'aveva chiesto. Anche lui non è impegnato nella ricerca della verità o nella protezione dei cittadini, ma nella protezione del suo collega non professionale o criminale (?), che:

  • ha falsificato un documento giudiziario quel giorno,
  • non ha messo in sicurezza evidenze esoneranti evidenti insieme al Comandante Maresciallo Marcello Migliozzi il 10/11/2023 durante una semplice perquisizione del veicolo nel medesimo caso 4195/23 e ha nascosto prove importanti per rafforzare i sospetti su Christoph e Evarella,
  • il 27/10/2023, ha emesso tre multe false per un totale di oltre 1000 euro insieme al Comandante Maresciallo Marcello Migliozzi.

In tutti e tre i casi è stato coinvolto il Carabiniere Francesco Gargiulo.

Appuntato Gerarci avrebbe potuto semplicemente restare nel suo ruolo di comparsa e non dire nulla, ma ha deciso di documentare pubblicamente le sue priorità.

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Posizione di fiducia dei Carabinieri: Un dovere di integrità assoluta e imparzialità

Questo episodio è particolarmente drammatico alla luce del fatto che le dichiarazioni dei Carabinieri in tribunale hanno un peso maggiore rispetto a quelle dei civili. Questa posizione di fiducia si basa sull'assunzione della loro integrità e imparzialità. Ciò significa che i loro rapporti e testimonianze influenzano in modo determinante la credibilità e l'esito dei procedimenti legali.

Un pericoloso schema: Cosa significano queste menzogne per la giustizia

Quando tuttavia i funzionari come i Carabinieri fanno dichiarazioni false o abusano della loro posizione, non solo mettono a rischio i diritti individuali, ma minano anche la fiducia pubblica nelle istituzioni e nello stato di diritto. Questa posizione di fiducia richiede assoluta onestà e rispetto per la responsabilità che deriva dal loro ruolo.

Questo è il problema!

Questo caso potrebbe non avere conseguenze negative per Evarella, dato che le registrazioni video e la logica supportano chiaramente la sua posizione. Tuttavia, questo esempio dimostra molto bene che si tratta di un meccanismo istintivo che avviene in molti Carabinieri in generale e che si manifesta anche quando si commette un errore che potrebbe danneggiare veramente qualcun altro. Non tutti hanno sempre una telecamera a disposizione o possono confutare le affermazioni degli ufficiali con una logica convincente. Senza questi mezzi, i cittadini sono esposti all'inaffidabilità e alla slealtà dei Carabinieri, con tutte le sue conseguenze. Purtroppo, come questo blog espone dettagliatamente, ciò accade più frequentemente di quanto si possa immaginare.

E quando si vede quanto facilmente i Carabinieri commettono una falsa dichiarazione, quanto velocemente mentono e quanto volentieri si coprono a vicenda...

È stata presentata denuncia contro i due Carabinieri.