AVVOCATO THOMAS BRENNER
l caso tragico dell'Avvocato Dr. Thomas Brenner di Bolzano L'incubo grotesco di un cliente tedesco in Sicilia

Quella che sembra la trama di un brutto film è una triste realtà per un cliente tedesco in Sicilia: Il cliente riferisce di esperienze stressanti con l'Avvocato Dr. Thomas Brenner di Bolzano, che hanno completamente distrutto la sua fiducia nella sua buona volontà e lealtà.
L'avvocato Thomas Brenner avrebbe potuto archiviare la questione con una semplice e breve memoria di opposizione, scrivendo al tribunale che le prove (ganci & terreno privato)
- dell'innocenza del suo assistito e
- della calunnia e della frode processuale da parte degli querelanti e del loro Avvocato Giuseppe Calabrese, nonché
- dell'abuso d'ufficio da parte del Pubblico Ministero Umberto Puiatti e della Giudice Valeria Goieli
si trovano nel fascicolo delle indagini dei Carabinieri.
Avrebbe dovuto informare il tribunale dell'errore grave commesso e chiederne l'immediata archiviazione del procedimento (eccezione di difetto di istruttoria/richiesta di archiviazione), nonché chiedere che venisse inviata al cliente una traduzione assverata del decreto di condanna e delle parti essenziali del fascicolo delle indagini.
Ma vediamo cosa ha fatto invece l'Avvocato Thomas Brenner.
Critiche al metodo di lavoro di Brenner: omissioni e inosservanza delle istruzioni dei clienti causano forte insoddisfazione
Il lavoro dell'Avvocato Thomas Brenner appare al suo cliente sorprendentemente poco professionale. Il cliente riferisce che Brenner non ha risposto a e-mail e chiamate per settimane, il che ha causato una notevole incertezza e pressione. Durante le conversazioni telefoniche, il cliente ha ripetutamente avuto l'impressione che l'Avvocato Brenner avesse perso la visione d'insieme dei dettagli del caso.
Difficile comunicazione, e-mail senza risposta, conoscenza insufficiente dei diritti del cliente, consulenza lacunosa, rifiuto di seguire le istruzioni del cliente, azioni contrarie alle istruzioni del cliente, violazione della proprietà intellettuale portano quest'ultimo a vivere un'esperienza stressante.
Sorge la legittima domanda di come una persona con tali evidenti mancanze può essere ammessa alla professione legale.
Avvocati sicuri di sé: Brenner e il collega Kevin Erlacher si presentano come esperti
Thomas Brenner ha accettato il caso penale 2897/23 per un presunto esercizio arbitrario noto anche come 'La Catena'. Insieme al suo collega Kevin Erlacher, ha pubblicizzato al telefono che il cliente fosse in ottime mani. Si presentano come esperti in diritto penale e di proprietà, sottolineando la loro particolare competenza nei problemi relativi alle servitù e ai diritti di passaggio.



Thomas Brenner e Kevin Erlacher assicuravano che la sentenza fosse completamente assurda e che persino le Sezioni Unite della Corte di Cassazione fossero d'accordo sul fatto che né le catene né le telecamere sul proprio terreno costituissero un reato. Kevin Erlacher ha detto di conoscerlo bene perché presso lo studio legale si sono occupati di diversi casi di questo tipo. Questo ha inizialmente dato al cliente una sensazione di sicurezza e fiducia.
Offerta allettante: Thomas Brenner promette una difesa completa per 634,40 €
Il Dr. Brenner ha fatto al cliente un'offerta apparentemente allettante: i costi per l'opposizione sarebbero stati complessivamente di 634,40 €. Brenner ha promesso di prendere in carico l'intera difesa e ha spiegato che un collega a Palermo avrebbe costato circa 100 € per ogni giorno di udienza.
Il cliente doveva pagare l'intero importo in anticipo ed era così in balia degli umori di Brenner.
All'inizio sembrava che tutto procedesse senza intoppi. La comunicazione chiara di Brenner fece credere al cliente che il suo caso fosse ben gestito.
Il disastro consulenziale di Brenner: Il cliente critica la mancanza di informazioni su diritti importanti e la carente comunicazione
Ma ben presto emerse il vero volto di Thomas Brenner: Per settimane, ha evitato di rispondere alle domande urgenti del suo cliente. Non c'è stata praticamente nessuna consultazione dettagliata sulle strategie di difesa e sulle altre opzioni. Quando gli è stato fatto notare che non si era nemmeno scusato per settimane di mancata risposta a e-mail e telefonate, l'Avvocato Brenner rispose con freddezza che non era tenuto a farlo.
Particolarmente grave fu la sua omissione nell’informare il cliente, che non padroneggiava la lingua italiana, del suo diritto a una traduzione asseverata gratuita dei documenti essenziali per la difesa e al diritto a un interprete in tribunale. Questa negligenza costituisce una violazione dell'articolo 40 del codice deontologico e rappresenta un significativo svantaggio per il cliente.
Art. 40 del Codice di condotta professionale degli avvocati – Obbligo di informazione
L'avvocato deve informare chiaramente la parte assistita, all'atto dell'assunzione dell'incarico, delle caratteristiche e dell'importanza di quest'ultimo e delle attività da espletare, precisando le iniziative e le ipotesi di soluzione.

Il cliente si sente abbandonato da Thomas Brenner
Il 30 novembre 2023, il cliente ha chiesto al dott. Brenner una conferma riguardo alla presentazione tempestiva dell’opposizione. Brenner non ha riposto.
Il 26 marzo 2024, il cliente ha nuovamente presentato una richiesta di informazioni sulle motivazioni della sentenza, ma non ha ricevuto alcuna risposta.
Anche diverse chiamate sono rimaste senza risposta, costringendo il cliente a rivolgersi ad altri avvocati per ottenere le informazioni di cui aveva bisogno.
Il continuo disinteresse mostrato nei confronti delle esigenze del cliente ha reso evidente che Brenner stava trascurando i propri doveri di avvocato in modo intollerabile.
La sorella del cliente deve istruire l'Avvocato Thomas Brenner sulla direttiva UE

Il 13 maggio 2024, la sorella del cliente ha chiesto al dott. Brenner se avesse richiesto la traduzione del fascicolo giudiziario, come richiesto per e-mail l'8 aprile 2024 (foto sopra). Brenner ha negato e ha dimostrato una totale ignoranza riguardo alla direttiva UE 64/2010, che prescrive il diritto alla traduzione dei documenti essenziali. La sorella ha dovuto spiegargli la situazione legale, tuttavia, Brenner continuava a insistere sulla sua errata interpretazione, sostenendo che il cliente non avesse diritto alla traduzione dei documenti, basandosi su una sentenza ormai obsoleta della Corte di Cassazione: Cass. pen. n. 5908/1991, superata da quasi vent'anni dalla direttiva 64/2010 UE. Questo non solo evidenzia la sua ignoranza e la conseguente consulenza carente, ma anche il suo rifiuto a prendere sul serio le legittime preoccupazioni del cliente e a seguire le sue esplicite istruzioni.
Piano assurdo: l'avvocato Brenner considera di rinunciare alla traduzione
L'Avvocato Brenner ritiene di rinunciare alla traduzione asseverata e di chiedere direttamente l'assoluzione – una idea che sembra completamente insensata, poiché la traduzione non ha nulla a che fare con la strategia difensiva. Infine, il 14 maggio 2024, quasi sei mesi dopo il conferimento dell'incarico e più di un mese dopo la richiesta scritta, Brenner ha comunicato sorprendentemente che una traduzione era possibile ai sensi dell'art. 143 c.p.p. e che l'avrebbe richiesta.
Questo cambiamento di opinione è arrivato troppo tardi, poiché le traduzioni mancanti devono essere eccepite dall'Avvocato fin dall'inizio, e sembravano derivare più da pressioni esterne che da un vero ravvedimento.
E-mail sciatte, piene di errori di ortografia, rivelano l'atteggiamento lavorativo di Brenner
Le e-mail di Thomas Brenner, madrelingua tedesco, sono sorprendentemente sciatte. In parte bisogna leggerle più volte per capire cosa intendano realmente.
Un esempio particolarmente memorabile: "...die Verteidigung Schriftsatz betreffende der Sprachregelung". Probabilmente intendeva: Die Stellungnahme bezüglich der fehlenden Übersetzung.
Non meno negligente: "ev. gebügt nur ein einziger verhabdlungstag."
Il cliente ha l'impressione che all'Avvocato Thomas Brenner non sembri importare molto della sua immagine professionale.
Il culmine intollerabile del fallimento: l'Avvocato Brenner invia una memoria di proprietà intellettuale altrui contrario alle esplicite istruzioni
L'Avvocato Brenner aveva bisogno di ulteriori informazioni per la sua memoria difensiva nel procedimento penale 2897/23 (esecizio arbitrario delle proprio ragione sulle cose, quattro querelanti), per il quale aveva assunto l'incarico. Parallelamente, era in corso una causa civile (turbativa del possesso, un querelante) su questioni identiche (Catena), per la quale non aveva alcun incarico. Per supportare Brenner, il cliente gli aveva trasmesso la memoria redatta dalla sorella per la causa civile 678/23, che conteneva tutte le informazioni rilevanti. Questa memoria doveva servire solo come aiuto per l'avvocato Brenner. Ma Thomas Brenner ha copiato quasi 1:1 la memoria di Evarella e l'ha spacciata per una sua realizzazione.

L'uso della proprietà intellettuale altrui senza il consenso dell'autore costituisce una violazione del diritto d'autore (copyright).
Questo comportamento non solo appare eticamente discutibile, ma anche giuridicamente insensato, poiché l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni sulle cose segue uno schema di valutazione completamente diverso rispetto alla turbativa del possesso. Inoltre, l’Avvocato Brenner nel suo scritto parla solo di un querelante (Francesco Cammarata), invece di quattro. Thomas Brenner dimostra così chiaramente di non avere alcuna comprensione del caso in questione. Il cliente considera la rappresentanza dell'avvocato Thomas Brenner imbarazzante e umiliante, e considera tutta la collaborazione una pura catastrofe. Un avvocato che non sa nemmeno quale caso stia gestendo è l'ultimo desiderio di un cliente ingiustamente condannato.
Particolarmente tragica è il fatto che l’Avvocato Brenner ha inviato la memoria al tribunale senza accordo con il cliente, nonostante quest’ultimo lo avesse istruito, sia telefonicamente che per iscritto (21.05.2024, vedi foto sopra e 03.06.2024, vedi sotto), di non inviare nulla all'esterno senza previa consultazione e verifica da parte del cliente. Inoltre, Brenner non ha seguito l'esplicita istruzione di includere i video delle prove nella sua memoria, omettendoli completamente.


Avvocato Brenner sconsiglia di presentare denuncia contro collega avvocato e i querelanti
Particolarmente strano è il consiglio dell'Avvocato Brenner di non presentare denuncia contro l'Avvocato Giuseppe Calabrese e i suoi quattro calunniatori. Thomas Brenner giustifica il suo dubbio consiglio con il fatto che la controparte potrebbe poi sostenere di essere minacciata.
Alla obiezione del cliente che presentare una denuncia non è una minaccia, tantomeno illegittima, ma un suo legittimo diritto, l'avvocato Brenner risponde di conoscere casi simili e che ciò porterebbe solo portare ad ulteriori problemi.
Sulla base di questa consulenza, il cliente non ha presentato denuncia per sospetto di calunnia e frode processuale.
Finale drammatico della collaborazione
Il 05.06.2024, dopo numerosi tentativi di contattarlo (Brenner) e un appuntamento telefonico mancato per sua stessa responsabilità (Brenner), è stato finalmente possibile parlare con Thomas Brenner. Gli è stato comunicato che questa memoria difensiva (scritta per la causa civile 678/23, turbativa del possesso) non doveva assolutamente essere inviata al tribunale penale nel caso 'La Catena' (2897/23). Lui ha risposto che l'aveva già fatto. A questo punto, la sorella del cliente ha perso la calma e ha chiesto a Brenner se fosse completamente impazzito. Aveva ricevuto per e-mail l'istruzione esplicita di non inviare nulla all'esterno senza accordo.
Il tragico è che Thomas Brenner non ha nemmeno compreso il problema! Al contrario, si mostra anche offeso. Al telefono, dice alla sorella del cliente che se al cliente non sta bene qualcosa, può scrivere lui stesso la memoria. È molto interessante, considerando che la sorella ha scritto la memoria che lui ha utilizzato, ma purtroppo per un altro caso. Aggiunge inoltre che per lui (!) la collaborazione è finita e che non accetta ulteriori discussioni. Sembrerebbe che, dopo tutto ciò che è successo, Brenner fosse consapevole che il cliente aveva ormai deciso di terminare la collaborazione e così ha cercato di anticipare i tempi...
Il cliente licenzia l'avvocato Thomas Brenner senza preavviso

Thomas Brenner rimane fedele alla sua tattica e continua a distorcere la realtà: presenta la renuncia al mandato come una sua decisione, provocata da un presunto comportamento scorretto del cliente, che lo avrebbe suppostamente offeso e minacciato. A quanto pare, Thomas Brenner ha risposto alla domanda se fosse completamente impazzito con un "Sì".
La marcia indietro di Brenner: un'ammissione di colpa disperata?
Il 5 giugno 2024 l'avvocato Thomas Brenner riceve un'offerta equa: Gli viene offerto il rimborso della somma versata in anticipo, in cambio della quale può rinunciare a presentare reclamo all'Ordine degli Avvocati di Bolzano e a pubblicare una recensione dell'esperienza vissuta. Ma Brenner rifiuta bruscamente e dichiara che non si farà “minacciare”.
Dopo la consulenza disastrosa: l'Avvocato Thomas Brenner si dice soddisfatto
La sera, Brenner riceve una copia anticipata del reclamo per comprendere la gravità della situazione. Improvvisamente, la mattina successiva, cambia atteggiamento e dichiara di essere pronto a restituire l'importo – naturalmente senza ammettere colpe, ma solo per risolvere il conflitto. Thomas Brenner sembra completamente privo di consapevolezza del torto. Anzi, propone di emettere una nota di credito per la neutralizzazione contabile della fattura. Dopo il pagamento dell'importo, entrambe le parti non dovrebbero avanzare ulteriori richieste. Questo è, almeno, il suo piano...
Il cliente considera questa mossa come una classica ammissione di colpa e al tempo stesso come un disperato tentativo di evitare una completa riparazione. Il clienta ha rifiutato l'offerta poco allettante di Brenner.
Conclusione: standard discutibili: La cattiva condotta di Brenner mette in dubbio la licenza di avvocato
Il tragico caso dell'avvocato Dr. Thomas Brenner è un esempio sconvolgente di incompetenza e ignoranza. Il cliente, già provato da false accuse (calunnia) e da una misteriosa condanna errata, deve non solo affrontare i suoi problemi legali, ma anche fare i conti con un avvocato che gli ha arrecato danni sotto molti aspetti.
Le esperienze con il Dr. Brenner sollevano serie questioni sui standard e sulle pratiche di ammissione presso l'Ordine degli Avvocati.
L'Avvocato Kevin Erlacher non include lo studio Brenner come referenza sul sito web – Lo studio Brandstätter si vergogna del nome Brenner?
Il fatto che l'Avvocato Kevin Erlacher non menziona il nome dello studio Brenner come referenza sul sito web dello studio legale Brandstätter solleva interrogativi sul valore di immagine dello studio Brenner. Il nome Brenner sembra – Nomen est Omen? – aver lasciato tracce di terra bruciata (la parola tedesca brennen = bruciare) e il solito Namedropping non sembra essere una buona idea. Kevin Erlacher limita quindi le sue indicazioni a 'Studio Legale di Bolzano'. Bisogna pur scrivere qualcosa se non si vuole avere un vuoto nel curriculum...



Il 13 marzo 2024, lo studio legale Brandstaetter di Bolzano annuncia su LinkedIn che l'Avvocato Kevin Erlacher è entrato a far parte dello studio legale Brandstaetter. Auguri!
Gli avvocati Thomas Brenner e Kevin Erlacher con promesse vuote su Anwalt.de
